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autore
brano
 
Cicerone
I doveri, I, 10
 
originale
 
[10] Hac divisione, cum praeterire aliquid maximum vitium in dividendo sit, duo praetermissa sunt. Nec enim solum, utrum honestum an turpe sit, deliberari solet, sed etiam duobus propositis honestis utrum honestius, itemque duobus propositis utilibus utrum utilius. Ita quam ille triplicem putavit esse rationem in quinque partes distribui debere reperitur. Primum igitur est de honesto, sed dupliciter, tum pari ratione de utili, post de comparatione eorum disserendum.
 
traduzione
 
10. Ora, questa divisione, bench? sia gravissimo difetto trascurare qualcosa nel valutare un argomento, trascura ben due elementi: giacch? non si ? soliti, difatti, decidere soltanto se un obiettivo sia onesto o disonesto, ma, posti dinanzi a due obiettivi onesti, decidere anche quale dei due sia pi? onesto; e allo stesso modo, postici innanzi due obiettivi utili, decidere quale dei due sia pi? utile. Si trova cos? che quella materia, che Panezio ritenne di natura triplice, deve invece distribuirsi in cinque parti. Prima di tutto, dunque, si dovr? ragionare dell'onest?, ma sotto due aspetti; poi, con lo stesso metodo, dell'utile; infine si dovranno confrontare tra loro questi due principi.
 

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